• Name: Lucy
• Surname: Cavendish
• Age: 85
• Resident: 25th Hescherl Road, CB6 78L London
• Brief Description: she is in need of these type of cares, because she suffers from bla bla bla 
• Particular needs: she only speak japanese and french
• Preference: she likes doing gym every morning in the garden , bla bla bla and La sveglia
  suonò. Di solito era lei che la anticipava. Era come se il suo orologio
  biologico fosse perfettamente sincronizzato all’orario in cui si doveva alzare
  la mattina successiva. Se la sera precedente ,prima di addormentarsi aveva
  puntato la lancetta della sveglia alle sette, poteva star certa che alle sei e
  cinquantanove minuti si sarebbe inevitabilmente svegliata. D’altronde, era pur
  vero, che se la sera precedente avesse deciso di non mettere la sveglia,
  inevitabilmente il suo corpo, avrebbe deciso di puntare l’orologio biologico
  almeno con una mezz’ora di ritardo rispetto all’orario in cui avrebbe dovuto
  svegliarsi, comportando un inevitabile ritardo. Insomma, la cosa strana era che
  quella mattina Giovanna non si era svegliata quei cinque minuti prima necessari
  ad abituarsi mentalmente all’idea che la sveglia sarebbe suonata. E così si
  svegliò di soprassalto, e conseguentemente di malumore, cosa che ogni risveglio
  traumatico porta con sé. Evidentemente era stanca, pensava tra sé e sé, oppure
  semplicemente il suo orologio biologico non era stato sufficientemente puntuale
  quella mattina. Odiava ammetterlo. Era sempre stata fin da piccola  precisa e rigorosa nei confronti di se stessa.
  Forse anche troppo in certe occasioni. In tutto ciò che faceva la sua mania di
  perfezione la portavano ad eccellere in ogni campo: tutto ciò che faceva doveva
  farlo con cura e senza tralasciare ogni minimo particolare. Aveva una serietà
  innata ed una capacità di concentrazione tale da poter superare stanchezza e
  debolezza per condurla ad ottenere risultati straordinari in tutto ciò in cui
  si cimentava.
  
  
  
  
  
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